Lo sciame sismico che sta interessato i CAMPI FLEGREI “è avvenuto con scosse molto limitate, che non hanno impattato sulla quotidianità della comunità”, afferma il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano interpellato dai cronisti a margine di una visita a Caivano (Napoli). Si tratta, aggiunge, di un “territorio molto monitorato, come tutto il territorio nazionale, e da questo punto di vista il sistema di Protezione civile è pronto: ci sono dei sistemi di allerta, delle procedure che si stanno mettendo in campo, e tra queste la figura del commissario Soccodato, per la realizzazione di opere strutturali che sono importanti per la vita ordinaria dei territori e che devono essere utilizzate anche come vie di fuga, oltre alla riqualificazione di scuole ed edifici pubblici che sono fondamentali per il vivere civile e per la sicurezza”.
Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, commenta con l’AGI l’ultima scossa avvertita dai residenti nei Campi flegrei, sottolineando che l’attività sismica prosegue con caratteristiche simili ai mesi precedenti. “La deformazione del suolo sta continuando a velocità simile a quella registrata da agosto in avanti. È una velocità relativamente bassa”, dice Di Vito spiega che l’attività sismica è attualmente caratterizzata da un numero ridotto di eventi e da un’energia rilasciata di livello medio-basso: “Il degassamento continua a essere molto forte, soprattutto nell’area della Solfatara e dei Pisciarelli, con emissioni anche a mare. Tuttavia, le temperature e i rapporti tra i gas sono rimasti stabili”. Secondo il direttore dell’Osservatorio, non ci sono variazioni significative che possano indicare un’evoluzione critica del fenomeno. “Monitoriamo costantemente l’area e non ci sono segnali di particolare preoccupazione, ma restiamo sempre vigili”, aggiunge.
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