La mattina del 4 novembre 2024 dei cittadini di Quarto hanno segnalato la presenza di un giovane Falco Pellegrino in evidente difficoltà nei pressi di Cupa Orlando. L’animale, incapace di volare, è stato recuperato da personale specializzato dopo il tam-tam avviato fra le reti di associazioni a tutela dell’ambiente, fra cui ENPA Salerno, WWF Napoli e LIPU Caserta. L’animale è stato trasferito presso l’ospedale veterinario dell’ASL di Frullone dove il centro CRAS si occupa di curare gli animali selvatici ritrovati feriti o in difficoltà. In effetti la natura flegrea è ancora ricca ma fragile a causa della forzata convivenza con un’ingente popolazione umana che impatta sul territorio; molte delle nostre abitudini possono essere un rischio per la fauna locale e l’elenco di tali è davvero lunghissimo, basti pensare cosa succede alle tonnellate di plastica che facciamo finire in mare o a quanti animali selvatici muoiono sulle strade investiti dai nostri veicoli. Certo esistono tante associazioni o realtà come il CRAS eppure basterebbe poco impegno da parte di tutti per evitare tanti disastri. Nota positiva: il Falco Pellegrino non è più una specie a rischio d’estinzione come fino a poche decadi fa ma è anzi una specie che è tornata a nidificare a Napoli e provincia con non poche coppie, in particolare da molti anni una coppia di falchi pellegrini nidifica fra le torri del Maschio Angioino a Napoli mentre sia nel Cratere degli Astroni che presso la Collina dei Camaldoli sono state registrate varie nidificazione nel corso degli ultimi venti anni e il salvataggio di un individuo quasi adulto è un evento importante visto che la pronta guarigione dello stesso e il conseguente rilascio in natura saranno utili alla conservazione di questa nobile ed affascinante specie inoltre constatare che alcuni cittadini di Quarto si sono spesi per tutelare l’animale in difficoltà è certo una notizia altrettanto buona.
Falco pellegrino salvato a Quarto, anche grazie ai cittadini di via Cupa Orlando
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