Operaio di Pozzuoli esposto all’amianto, ha avuto il risarcimento

Una sentenza che rende giustizia a Domenico Di Fraia, operaio metalmeccanico e saldatore per oltre 12 anni nello stabilimento GECOM SpA di Pozzuoli. Il giudice del lavoro del Tribunale di Napoli ha condannato l’Inps a riconoscere i benefici amianto e a rivalutare la sua posizione contributiva. Di Fraia aveva lavorato tra il 1976 e il 1988 in ambienti saturi di fibre di amianto, privi di adeguate misure di sicurezza, senza protezioni individuali e in capannoni con ventole che peggioravano l’aerodispersione delle polveri tossiche. Nel 2020, a seguito di sintomi respiratori gravi, gli sono state diagnosticate patologie absesto correlate, ispessimenti pleurici bilaterali, placche pleuriche e tumefazioni linfonodali. Nonostante la certificazione Inail che attestava l’esposizione professionale al cancerogeno dal 1 luglio 1976 al 31 dicembre 1987, l’Inps aveva rigettato la richiesta di accredito contributivo. A quel punto l’operaio si è rivolto all’Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall’Avv. Ezio Bonanni, che ha subito avviato il ricorso. “La giustizia è arrivata in tempi brevi grazie a un’azione immediata. Questa sentenza dimostra quanto sia fondamentale fare subito ricorso a un rigetto, perché molti lavoratori si trovano invece costretti a lunghi percorsi giudiziari per ottenere ciò che è loro diritto” – dichiara soddisfatto Bonanni.

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