Continuano a lottare i dipendenti di Metro Italia per cercare di non perdere il loro posto di lavoro. Dopo l’annuncio della chiusura del punto vendita di via Campana, i dipendenti stanno ricorrendo a tutti gli intermediari istituzionali per cercare di evitare quanto già annunciato dall’azienda. Nella giornata di ieri, per i dipendenti della società di Cash and Carry, si sono dunque aperte le porte del parlamento. Ad accogliere una delegazione dei 65 lavoratori è Giuseppe Conte del Movimento 5 stelle, insieme al parlamentare Antonio Caso.
«Ci è stata comunicata la decisione della chiusura del punto vendita durante l’orario di lavoro in circa 20 secondi e nello stesso tempo ci hanno comunicato l’apertura di altri due punti vendita – racconta una dipendente -. Dopo aver ricevuto questa notizia non potevamo lasciare la postazione. Ci uscivano le lacrime, ma continuavamo a lavorare. Io sono una mamma monoreddito, toglietemi il lavoro ed io non so come fare».
È stato il deputato puteolano Antonio Caso a favorire l’incontro con il presidente del partito.
«La sede di Pozzuoli rischia di chiudere mandando a casa 65 dipendenti in un territorio come quello dei Campi Flegrei già in forte difficoltà – spiega il deputato pentastellato – Siamo qui per lanciare un chiaro appello all’azienda: salvi il punto di Pozzuoli, salvi la dignità delle famiglie, salvi i lavoratori dei Campi Flegrei».
Per il presidente Giuseppe Conte: «65 famiglie a Pozzuoli che perdono il lavoro significa che rischiano di non avere davvero un’altra opportunità lavorativa».
E continua: «Dalle loro parole, questi dipendenti esprimono una grande passione per il lavoro ed un grande amore per l’azienda. L’azienda non è solo una macchina per fatturare profitti, ma è anche una comunità di donne e uomini».

Metro, una delegazione di dipendenti in parlamento. Ad accoglierli: Giuseppe Conte
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