Una notte da incubo per chi, nella notte di Capodanno, ha tentato di uscire dal comune di Quarto o anche solo ritornarci dopo i festeggiamenti dai parenti.
Numerose le code sulle principali vie di transito cittadine, che hanno tenuto ostaggio i passanti per ore. Tra chi ha cercato di raggiungere i luoghi ricreativi e chi invece tentava solo di ritornare nelle proprie abitazioni, la mobilità notturna si è rivelata un’odissea già dalle prime ore del primo gennaio. La causa principale sarebbe da attribuire alla fittissima nebbia che è iniziata a calare dopo la mezzanotte. Il fumo emesso dall’esplosione dei fuochi d’artificio, intrappolato dall’alto tasso di umidità che caratterizza il comune di Quarto, ha limitato oltre i limiti del tollerabile la visibilità.
Non sono mancate le segnalazioni nei gruppi cittadini sui social. L’esplosione indisciplinata dei fuochi d’artificio non è stata gradita dai molti residenti che lamentano «esplosioni che sembravano essere bombardamenti».
«Avete lasciato i cittadini senza punti di riferimento – si legge in un commento – si rischiava di andare fuori strada, di investire pedoni che si improvvisavano vigili per aiutare nella situazione assurda, mentre si cercava anche di schivare pacchi di batterie pirotecniche lasciate in mezzo alla strada».
A nulla è servita infatti l’ordinanza, emessa dal sindaco Antonio Sabino, di divieto assoluto di utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici dalle ore 20:00 del 31/12 alle ore 24:00 del 01/01 nel territorio del comune di Quarto, nei luoghi pubblici e privati. Un’ordinanza che ha fatto discutere data la sua pubblicazione tardiva, pubblicata solo nel tardo pomeriggio del 31 dicembre, che non ha permesso né azioni di prevenzione e di supporto al contrasto della detenzione dei botti illegali, né l’applicazione delle sanzioni previste per coloro che hanno disatteso l’ordinanza in questione.
Tra botti, disagi e indignazione arrivano denunce anche da associazioni animaliste come “Oasi felina Quarto”.
«Per due ore il cielo ed il suolo sono stati sconvolti da rumori fortissimi, vere e proprie bombe, che hanno creato un incubo per tutti gli esseri viventi. Gli effetti sono devastanti sia a livello ambientale che sonoro – si legge nella segnalazione dell’associazione –. Questo atteggiamento di noncuranza lascia spazio al caos, mina il rispetto per le regole e mette a rischio l’intera comunità».
Le conseguenze della lunga notte si sono protratte anche durante il giorno: la qualità dell’aria è risultata nettamente inferiore rispetto ai parametri dei giorni precedenti e ovunque nelle strade giacciono ancora i resti delle batterie utilizzate, con il rischio che ci siano ancora petardi inesplosi.
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