Cambia lo scenario politico? C’è davanti una strada lunga e complessa, ma nulla sarà più come prima a Pozzuoli. Il motivo? Va tenuto conto dell’inchiesta che ha acceso i riflettori sul Rione Terra, dove è tutto sospeso per ora, sia il percorso archeologico, sia la gestione: non è chiaro che cosa ha deciso il Comune, dopo due anni. La parte del cantiere finita resta infatti assolutamente vuota (dopo una pausa per le feste natalizie che diedero alla rocca nuova e splendida vita). Vuoti sono i palazzi terminati, vuota la parte che andava consegnata e questo non per effetto del bradisismo. Il percorso archeologico è passato sotto la giurisdizione del Parco, che ad oggi non ha avuto tutte le carte consegnate dal Comune, quindi è tutto fermo. Certo sono passati mesi, è vero ci sono state le grosse spallate per il bradisismo, è vero le priorità sono altre, ma questo non significa che debba esserci qualcosa che vada trascurato, perché un concetto è chiaro a tutti: i puteolani nella loro terra hanno diritto a vivere in sicurezza e vogliono restare. E sono pure stanchi dei giochetti romani.
Oggi arriva la novità: Figliolia non è più ai domiciliari e non ha alcuna restrizione cautelativa (volavano varie ipotesi, assolutamente infondate). L’ex sindaco non ha risolto il suo problema giudiziario, sia chiaro, il processo è in corso, «ed è complesso e articolato – dice l’avvocato Luigi De Vita che lo difende – ma siamo fiduciosi». E’ chiaro che da uomo libero per Figliolia (che resta indagato, perché si è tali fino a quando non c’è una sentenza), potrebbe cadere anche la sospensione da consigliere comunale, per effetto della Severino. Cambierà di certo il clima in consiglio comunale perché i riflettori su tutto saranno accesi. E l’arroccamento forse non avrà più vita lunga. Nei momenti di emergenza bisogna condividere tra tutte le parti politiche. E’ un lemma dal quale non si può più prescindere.