Pozzuoli, Italia Viva all’attacco: «Non saremo in maggioranza, noi vogliamo fare politica»

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«Non è un nostro obiettivo entrare in maggioranza al Comune di Pozzuoli», lo ribadisce a gran voce, Enrico Russo, segretario cittadino di Italia Viva, da qualche settimana è finito l’incontro alla Leopolda e tiene a ribadire che c’è entusiasmo attorno al partito di Renzi che fa proseliti a destra e a manca, da qualche fuoriuscito del Pd, da rappresentanti dell’ex Margherita che ancora non si sentono a casa tra i democrat, da chi si sente moderato. E mentre la giunta perde un assessore (dopo l’accettazione delle dimissioni dell’assessore Sabrina Sifo in quota del gruppo che fa capo a Sandro Cossiga) chi parla di new entry o di allargamento della maggioranza si ritrova con le parole del segretario cittadino che di dubbi non ne ha: «Noi vogliamo dare un contributo alla città, vogliamo fare una opposizione responsabile – continua Russo – nei prossimi giorni, una è già in programma il 10 aprile, vogliamo che si torni a parlare di politica nel senso alto del termine, perché politica è confronto per il bene comune».

In realtà il movimento di Renzi esiste nell’assise cittadina, ma è rappresentata da un solo consigliere, Gianluca Sebastiano che da  solo, secondo regolamento, non può costituire un gruppo.

Manzoni tra gruppi divisi, un Pd da costruire non ha comunque bisogno di fare nuovi proseliti, l maggioranza in aula c’è.  Certo poi c’è da fare un partito, il Pd e qui la situazione è più complessa, ci sono le anime tutte di un partito che vive di conflitti da anni.

Ma tornando ad Italia Viva per le Europee mentre i candidati delle circoscrizioni iniziano a muovere i primi passi, a legare rapporti stretti con i sindaci o candidati per prepararsi al voto, Italia Viva proprio oggi ufficializzerà il patto con Più Europa. L’accordo Bonino-Renzi  si sostanzierà in una lista di scopo per gli Stati Uniti d’Europa. Ne faranno parte anche il Psi, Libdem, Volt e Radicali italiani e qualche altra sigla che da alcune settimane sono sedute al tavolo.  

Intanto non è ancora chiaro se il simbolo resterà alla coalizione che sostiene il candidato Ermanno Schiano oppure no.

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