Visioni laiche e sogni contemporanei nel libro di Antonella Capobianco.

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Nei nostri sogni” è un romanzo con una grande protagonista femminile, Emma, una madre e moglie amorevole alle prese con la sfida più grande della sua vita: amare i suoi cari e continuare a far sentire la sua presenza in famiglia anche dopo la morte. Una vera e propria missione degna di
un’eroina, anche se l’autrice del romanzo, Antonella Capobianco, alle prese col suo debutto letterario, preferisce definirla “guida”. Ce ne parla in questa intervista che affronta il tema del soprannaturale insieme alla poetica dei sogni, chiave di volta e cardine intorno a cui ruota la vicenda narrata nel libro pubblicato dalla PAV Edizioni.


Antonella, il tuo romanzo affronta il tema del soprannaturale e di un fantasma amorevole che aleggia tra il dolore e le sfide di una famiglia intera: Emma, appunto. Una presenza affettuosa e allo stesso tempo quasi salvifica, da deus ex machina.

Emma secondo te è un eroina a modo
suo?
Voglio credere intensamente che nessun evento possa essere fine a se stesso, per cui se c’è un senso in questa vita, voglio sperare che una perdita materiale corrisponda all’acquisizione di una energia
diversa, ma comunque utile. Quindi Emma riesce ad essere una vera e propria guida per i suoi cari, traendo nuova forza propria dalla sua nuova condizione.
Se potessi accostare Emma a un personaggio storico femminile del passato, anche mitologico come solo la città di Napoli sa offrire fin dalla sirena Partenope e dalla Sibilla Cumana, chi
potrebbe essere?
Emma ha un temperamento fragile e sensibile, ma diventa forte di fronte alle difficoltà che vivono i
suoi cari. Non la paragonerei a nessuno, anche se possiede i tratti che appartengono a tanti personaggi storici, mitologici e reali.
Potrebbe quasi sembrare che la tua protagonista si sia sacrificata, più che altro alla luce dei ragionamenti finali del marito sull’epilogo familiare, ai fini di una ricomposizione e di un’accettazione dei loro due figli.

Una visione laica o ispirata dal vissuto religioso? Sicuramente laica. Nella nostra città e in quella metropolitana da poco rinnovate si sono tenute elezioni ed è inevitabile parlare di rinnovamento e sogni per il futuro.

Tu credi ancora ai sogni, ai progetti positivi per il futuro e a quelli da onironauta che suggerisci nel corso della storia? Ci voglio credere intensamente e credo che nella natura umana ci sia una componente magica, che rende possibile la realizzazione dei nostri sogni, anche quelli più ambiziosi.
Cosa penserebbe Emma, secondo te, se fosse reale e se fosse viva ancora, della pandemia, degli episodi di intolleranza e omofobia attuali? Se Emma fosse realmente tra di noi, sarebbe spaventata dal virus, indignata e addolorata per i vergognosi episodi di intolleranza, ma affronterebbe tutto con la stessa forza d’animo e altruismo con cui riesce ad aiutare la sua famiglia dall’al di là.

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