La compagnia di navigazione Gestour dovrà risarcire il comune di Procida per 450.000 euro, la sentenza di oggi è stata emessa dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado.
Le anomalie sui riversamenti economici della tratta Pozzuoli – Procida rispetto al numero dei passeggeri che sbarcavano sull’isola erano stati subito lampanti, così dichiara oggi il sindaco di Procida Dino Ambrosino – nonostante ci risultassero migliaia di soggetti allo sbarco sull’isola, la compagnia di navigazione Gestour ce li conteggiava invece per poche centinaia di euro e i conti non quadravano mai”. “Nel 2024 la Gestour ci ha riconosciuto 16.020,50 euro, mentre la compagnia Medmar sulla stessa tratta invece 79.143,50 e la Caremar in totale 729.921 euro.”
Il contributo per lo sbarco (rivolto ai non residenti) a Procida è aumentato dal 2023 di 3,50 euro a persona, con un aumento di 50 centesimi rispetto a quello in vigore fino al 2022. La nuova tariffa applicata a partire dal 1° maggio resta in vigore fino al 31 ottobre, così ogni anno e tale meccanismo consente di coprire tutta la stagione estiva di Procida, anche se la tassa di sbarco è diversa per i mesi invernali di 2,50 euro a persona, con una riduzione di 50 centesimi. Il sindaco gioisce per il risultato che rende giustizia all’isola sia per i cittadini sia per i turisti verso i quali c’è grande attenzione nell’offerta di servizi oltre che per il ripristino di un considerevole danno erariale. Mesi di carteggi, riunioni, inviti bonari, diffide, poi denunce alla Regione, alla Finanza, controlli dei vigili allo sbarco. Tuttavia, anche nell’anno di Capitale della Cultura, la Gestour sbarcava decine di migliaia di passeggeri e ci rendeva pochi spiccioli” aggiunge il primo cittadino. Con tali evidenze l’ufficio ragioneria dell’isola nel 2022 iniziò l’iter per un enorme accertamento tributario pari a 900.000 euro. La Gestour, si è avvalsa della difesa dall’avvocato Severino Nappi, e in un primo momento vide annullare il ricorso. In primo grado la Commissione Tributaria trovò una mediazione, e determinò il dovuto in circa 450.000 euro. Cifra abbastanza congrua per noi. L’avvocato Severino Nappi invece presentò l’ulteriore ricorso per far annullare completamente anche questa disposizione – aggiunge il primo cittadino di Procida. Ma la notizia di oggi è che la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado lo ha rigettato. “Siamo stati rigorosi nella gestione e abbiamo dato massima attenzione a qualsiasi fonte di finanziamento per il Comune. Ogni singola rendicontazione viene verificata con scrupolo e se ci sono anomalie siamo i primi ad intervenire. I fatti dimostrano la bontà del nostro operato: non abbiamo prodotto alcun debito in più, li abbiamo diminuiti di oltre 10 milioni di euro.