In consiglio entrano i simboli dei partiti nazionali, ma il Pd è ancora rimandato: troppe sono le liti

Da una parte il Pd che tenta, a fatica tra date rimandate e colpi di testa, di ricomporsi e dall’altro lato le liste civiche che iniziano ad unirsi a dialogare, a cercare una loro identità nei partiti nazionali. Accade a Pozzuoli. In attesa delle Europee c’è gran vivacità tra convegni, confronti, tesseramenti. La data di aprile per un congresso cittadino del Pd sembra ormai alle spalle, ci sarà a maggio dicono alcuni, ma è chiaro che chi regge le fila del partito vuole rimandare tutto a dopo le Europee (non conviene assistere a liti prima del voto, meglio che ciascuna parte si divida sostenendo uno o più candidati, ma sempre portando voti al Pd. E’ questo che serve al nazionale). Intanto i consiglieri eletti nell’assise cittadina, che oggi sono all’opposizione, iniziano a ricomporsi: Marzia Del Vaglio nel Pd resta ma ha difficoltà ad unirsi al gruppo consiliare, la sua iniziativa pubblica “L’Europa dei territori, ridisegnare la linea di costa” ha portato a Pozzuoli Pina Picierno (europarlamentare Pd), Marco Sarracino (deputato Pd), Antonio Caso (deputato 5 Stelle). Paolo Ismeno, candidato a sindaco alle ultime amministrative non esclude di aderire ai democrat, ma chi lo diceva pronto addirittura a fare, già da adesso, l’assessore si sbagliava. Insomma prima di diventare gruppo il Pd ha bisogno di incontri e scontri, questi ultimi in consiglio comunale non mancano. Diversa la posizione di Antonio Villani, anche lui eletto con una civica, ma che pare già vicino alla maggioranza con a capo Manzoni e anche al Pd, stessa cosa per Paolo Tozzi pronto ad avere come riferimento un partito nazionale, come quello dei Verdi e a non far più guerra al sindaco.

Certo è che il sindaco Gigi Manzoni, se pure dovrà rimettere mano alla giunta, lo farà dopo le Europee di giugno, strizzando l’occhio al governatore Vincenzo De Luca che striglia un giorno sì e l’altro pure il Pd e non si sa se aderirà al partito oppure no e anche cercando di prepararsi col tesseramento, di certo sostenendo Lello Topo, consigliere regionale che ha tanta voglia di Europa.

E poi c’è Italia Viva che è ormai pronta e consolidata. Gianluca Sebastiano, consigliere comunale, all’opposizione resta e il prossimo 11 aprile, insieme al presidente cittadino, Enrico Russo, al consigliere regionale Vincenzo Alaia, presidente della V commissione Sanità e alla senatrice Daniela Sbrollini punterà su un tema particolarmente spinoso: gli effetti dell’autonomia differenziata sulla sanità che, diciamolo, in Campania è in caduta libera adesso, figuriamoci tra un po’.

Nel mezzo c’è una città che ha proprio voglia di nuovi confronti, idee e di visioni che, tra un tira e molla, sembrano mancare. In fondo fino a qualche anno fa Pozzuoli era un laboratorio politico, metteva insieme la sinistra delle fabbriche, la forza dei sindacati, anche una Dc potente. Insomma c’era lì la bellezza della politica con tutte le sue differenze, ma con la dialettica e il pensiero al centro.   

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