«Oggi il Sindaco di Pozzuoli ha presentato la nuova Giunta comunale, allontanando definitivamente il Gruppo consiliare, Pozzuoli al Centro, composto dai quattro Consiglieri Comunali più vicini al Presidente De Luca. Una scelta inverosimile che non ha alcuna ragione politica se non quella di far prevalere evidentemente un solo interesse possibile: allargare la maggioranza per approdare in maniera più spedita verso una possibile ricandidatura dello stesso Manzoni a Sindaco di Pozzuoli».
Le parole del il consigliere regionale della Campania del gruppo “A testa alta con De Luca” , Diego Venanzoni, riportano in campo le vecchie accuse, formulate da un’altra corrente del PD, di aver ricostituito il gruppo consiliare a Pozzuoli al fine unico di salvare la maggioranza di governo della città.
Un’accusa che dall’aula consiliare di Toiano, si è ora ridefinita uscendo proprio dal palazzo della Regione, dopo che la presentazione della nuova giunta ha ufficializzato l’esclusione dei quattro consiglieri di “Pozzuoli al Centro” (Gennaro Pastore, Lydia De Simone, Vitale Di Dio e Angelo Guardascione), che ormai sono ad un passo dall’opposizione.
Venanzoni, che ribadisce il sostegno politico al gruppo escluso «nell’esclusivo interesse della comunità puteolana che oggi più che mai, a causa della crisi del bradisismo, ha bisogno di vicinanza da parte delle istituzioni per fare fronte alle attuali emergenze ed alla crisi economica che oggi rappresentano un enorme problema da affrontare»; definisce la scelta di Manzoni come comprensibile ma «incoerente rispetto al leale sostegno e all’affidabilità che i consiglieri del Gruppo stesso hanno reso a Luigi Manzoni».
Parole che suonano come un’accusa di tradimento. Nonostante il rimpasto sia stato presentato come «un ritorno alla casa madre di alcuni tesserati del PD», a Pozzuoli, il partito viene accusato di essere frammentato e nato con un forte legame alla logica delle correnti più che ai principi cardine. «A questo si aggiunge – continua Venanzoni – che nel processo di allagamento della maggioranza stessa, il Primo Cittadino non ha inteso coinvolgere in alcun modo il Gruppo Consiliare, sottraendogli qualsiasi possibilità di confronto, è evidente che stiamo assistendo ad una strategia politica priva di logica e che dipende solo ed esclusivamente da una ambizione personale».
Ad essere stata sottratta al gruppo, oltre al confronto, è stata soprattutto la possibilità di nominare due assessori, a seguito del rimpasto, in virtù del numero dei componenti del gruppo tra i più numerosi di quella che, ormai, era la maggioranza Manzoni. Solo due giorni fa, Gennaro Pastore, aveva dichiarato: «Non partecipiamo e non parteciperemo a una giunta costruita su equilibri interni e logiche spartitorie, anziché sulle reali esigenze della città. Non ci interessa la spartizione di poltrone».
Ma al di là delle diatribe interne, la posta in gioco ora potrebbe riguardare proprio il sostegno ed i rapporti tra la nuova amministrazione ed il governatore.
«Non vorrei che questa scelta fosse una presa di distanza dall’attuale Governo Regionale e il Sindaco dovrà spiegarlo pubblicamente», ha infatti aggiunto Venanzoni.

Pozzuoli, le accuse del consigliere regionale Venanzoni dopo il rimpasto di giunta. «Strategia che dipende solo da una ambizione personale»
Share on facebook
Facebook